dal Settembre 1982 sui sentieri della Toscana...

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USCITA del 28 Agosto 2011 (Domenica)

La scritta sotto la croce delle Pieve di San Giovanni
Ci risiamo! Dopo il grande caldo (o come si fa a camminare con tutto questo caldo!), le assenze giustificate (il tale è al mare; il tal'altro è in vacanza..) e altri vari impedimenti che hanno spesso impedito ai volenterosi compagni di ritrovarsi insieme un pò più numerosi nelle mattine deputate alle classiche camminate, ci mancavano i tafani!
Questi insetti schifosissimi non solo si sentono in diritto, ogni volta che incrociano un membro della Compagnia del Buoncammino impegnato in una andatura sostenuta, sportiva e salutare, di venirlo a infastidire volandogli intorno al naso, girandogli intorno alla faccia, ronzandogli dentro le orecchie, facendo le acrobazie aviatorie tra le sue gambe con un programma completo di tutte le coreografie insettivore,  ma si sentono anche autorizzati ad azzannarlo ferocemente nelle caviglie, nei polpacci o (peggio ancora) nelle porzioni di cosce che gli estivi pantaloncini corti del malcapitato lasciano necessariamente (ma imprudentemente) scoperte.
Ritirata: Tafani - CdBC 2-0.
Che poi, qualcuno mi sa dire l'utilità dei tafani nel Grande Disegno della Natura? Non vorrei criticare i progetti del Padreterno ma se si fosse astenuto (diciamo così) dal creare zanzare e tafani, il Mondo sarebbe stato proprio da buttare?
Questi insetti rumorosi e vigliacchi (sì, vigliacchi, perché non ti affrontano a viso aperto ma cercano sempre di colpirti a tradimento, da dietro, quando non puoi difenderti) girano intorno agli oggetti e ai luoghi meno igienici che si conoscano imbrattandosi come maiali (maialini, diciamo), corrono addosso a chiunque passi nei loro paraggi e rompono le scatole alle persone più miti ed innocenti, desiderose solo di stare in pace con la natura, pretendendo anche di morderti a sangue come se  avessero avuto l'incarico (da chi sentiamo.. da quale Ente sovrannaturale?) di proteggere a costo della vita proprio quei dieci metri di strada sterrata o di sentiero nei campi, che ti trovi a dover percorrere. Io, i tafani, li sterminerei tutti.
Verso la Pieve di San Giovanni a Corazzano
Insomma sono stati proprio i tafani a rovinarci la camminata stamani. Eravamo solo in cinque, la giornata era calda ma non afosa, il sole splendeva come nelle sue migliori performances e noi avevamo deciso di fare la solita escursione partendo da Balconevisi per poi prendere la strada per Collegalli, scendere sulla destra e, dopo due orette di cammino, tornarcene all'auto.
Chi eravamo? io, il Brotini (che ha fatto da autista a tutti noi), il Caciagli, il Cerbioni ed il Turi che ci ha raggiunti a Balconevisi con la moto. Insomma, a farla breve: dopo nemmeno un quarto d'ora che si camminava eccoti i tafani. Per un pò si è fatto finta di niente, ma dopo un centinaio di metri con queste immonde bestiacce che non ti davano pace, abbiamo desistito e siamo tornati indietro.
Dopo tanto girare a vuoto, un pò di riposo...
Questo primo tempo si è pertanto concluso con il risultato Tafani - Compagnia del BC: 1 a 0.
Siamo pertanto ripiegati su Fornacino da dove abbiamo preso la stradina interna che va verso Corazzano: macché, niente da fare: ancora tafani e più feroci che mai, questi. (Si è poi saputo, dopo aver consultato gente esperta della questione, che la colpa di tutto questo era della maglietta del Brotini che, essendo bianca, attirava i tafani come fosse carta moschicida. Da tener presente che il Brotini stesso era colui che più si lamentava dei morsi dei voracissimi insetti; ma se era la sua maglietta che li eccitava!..).
Altro cambiamento di programma. Lungo lo stradone asfaltato siamo entrati a Corazzano e poi siamo saliti alla bella Pieve di San Giovanni dove ci siamo riposati cinque minuti beandoci del grandioso panorama. Poi siamo tornati a Fornacino a prendere l'auto per tornarcene a casa. La mattinata non è stata da buttare anche se la camminata è stata fatta a spizzichi e a bocconi.
Accidenti ai tafani!! (A proposito: 2 a 0 per loro).

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USCITA del 7 Agosto 2011 (Domenica)

La giornata si preannuncia calda; è la prima domenica d'Agosto... sta a vedere che all'appuntamento non c'è nessuno!
Ci vado, con scarse speranze e invece.. ecco lì la macchina del Panicacci con lui, dentro, intento a leggere il giornale. E poi arriva il Caciagli, e poi il Cerbioni ed infine, toh! Giancanio tutto abbronzato e fresco di vacanza balneare.

Nella strada sotto la Finanza
Salendo verso Manziana
La domanda non tarda a sorgere: "Dove si va?". Per una volta si dà retta all'Elefante e, a piedi, ci si incammina per Via Roma, si volta giù per Shangai salvo voltare subito a sinistra appena sorpassata la caserma della Finanza. Si percorre la stradina desueta che circonda a sud il nobile paese di San Miniato e c'è da dire che ci si offrono viste inaspettate. Quando non si può proseguire (cancello) si volta a destra e si scende nella stradina asfaltata presso la casa che fu dello Zefferi. Voltàti ancora a sinistra si risale la strada fino a che, all'altezza di Piazza Bonaparte si risale sulla destra. La salita è ripida ma breve. Si sale e poi si scende sul Convìo e da qui, dopo aver percorso un bel sentiero nel verde, si sale ancora per una stradina. Ci porta sulla strada che va a Manziana e lì andiamo. Poi, dopo altre deviazioni, scorciatoie, allungatoie e modifiche in corso d'opera, si scende di nuovo nella strada sotto San Miniato. Salita tosta verso Santa Chiara e, da qui, in due minuti alle auto che ci hanno atteso, inutili, al parcheggio dell'ex-Liceo.
Durata: 2 ore buone.
Soddisfatti.

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