dal Settembre 1982 sui sentieri della Toscana...

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USCITA del 26 Giugno 2016 (Domenica)

La paura dei tafàni e del possibile gran caldo ha consigliato i soci della Compagnia a puntare su un itinerario facile e senza tanti alberi dintorno. E così i 10 presenti (io, Chimenti, Panicacci, Barone, Giovanni, Turi (con cane), Brotini, Francesca, Brucini e Gozzini) abbiamo privilegiato quella strada bianca che dalla Casaccia si inoltra in Barbinaia. Evitando deviazioni e pericolosi insetti abbiamo camminato per un'oretta (scarsa) tornandocene poi indietro per la stessa strada. Tempo di cammino: 1h e 45' per una distanza di circa 9 Km. percorsi.
r.m.
Foto dell'escursione in Barbinaia:






Alcune immagini dei partecipanti.

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USCITA del 19 Giugno 2016 (Domenica)

Stavolta niente scuse, tentennamenti o ripensamenti: la "Pazza"! Tutti d'accordo: ci guardiamo per vedere chi c'è e chi non c'è (l'altra volta io). Dunque, vediamo: il sottoscritto, Alberto, Turi (con cane), Panicacci e il Barone, Brotini, Cerbioni, Brucini, Giovanni, Benelli e... Francesca! (finalmente presente per ben due volte consecutive alle uscite della Compagnia) E così eravamo ben in 11 quando siamo partiti da quella piazzola sulla sinistra dove abbiamo lasciato le auto incamminandoci sulla strada per Palaia prima di (dopo una ventina di minuti) inoltrarsi nel bosco per affrontare la lunga, ma "riposante" salita che sale sul colle di Collelungo. Giunti alla "forcella" abbiamo proseguito sulla nostra sinistra prima di ricongiungersi alla strada tutta curve che, dopo un'ora e 40 minuti ci ha riportato alle auto. Tempo variabile, temperatura gradevole, bella camminata per una lunghezza di circa 7 chilometri.
r.m.
Il percorso.


In cammino 

Rudere.

Inizia la salita della "Pazza".

Si sale


In cammino nel bosco.

Finalmente! Eccoci alla forcella.
r.m.

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USCITA del 12 Giugno 2016 (Domenica)

Me assente (postumi della precedente "Notte Nera") la Compagnia non ha rinunciato (ovviamente) alla classica uscita domenicale. La scelta è andata sulla classica passeggiata Balconevisi-Collegalli e le due foto che pòsto (fatte, pare, dal Prepotente) mostrano gli irridducibili Camminatori, ormai giunti sani e salvi alla mèta, in un momento di sosta. Tra i presenti (Chimenti, Turi, Brotini, Cerbioni, Barone, Panicacci, Giovanni, Brucini e Benelli) merita rimarcare con piacere la presenza di Francesca, sempre pronta, appena le è possibile, a partecipare alle escursioni cultural-naturalistiche per cui, la Compagnia, è giustamente famosa.
r.m.


r.m.

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USCITA del 2 Giugno 2016 (Giovedì, Festa della Repubblica).

Ci guardiamo intorno: siamo solo in tre. Oltre a me, Alberto Chimenti e Andrea Gozzini il vuoto (della piazza dell'ex-Liceo). Qualcuno ha dormito, qualcun'altro ha avuto paura della pioggia, qualcun'altro ancora non si è ricordato dello Statuto della Compagnia che recita: "La Compagnia del Buoncammino si riunisce ogni Domenica e Feste Nazionali", fattostà che la maggior parte dei Buoncamminatori sono rimasti a letto. Ce ne facciamo una ragione e dato che siamo anche membri del sottogruppo "Scout" decidiamo di andare a rifare un giro che non facciamo ormai da parecchio tempo: il "Gello-Coiano-Castelnuovo d'Elsa (paraggi) e ritorno". Così, lasciata la macchina a Gello ci siamo avviati di buona lena verso la strada che porta a Mellicciano e, giunti al bivio Meleto-Coiano, abbiamo preso a destra entrando decisamente nella Via Francigena. Giunti a Coiano sotto un pallido solicello abbiamo poi preso la strada asfaltata a sinistra e l'abbiamo percorsa fino ad un punto imprecisato, ma riconoscibile (dal sottoscritto), in  cui un sentiero si stacca in discesa ancora sulla sinistra dirigendosi direttamente verso i campi. Scendendolo fino in fondo, sempre in vista dell'abitato di Castelnuovo, siamo sbucati sulla strada di Broccolino. Ancora a sinistra fino ad arrivare ad una casa di campagna che bisogna aggirare prima di entrare direttamente nel bosco. Ora si sale, prima nel bosco, poi presso una vigna, quindi lungo un bosco di noci. Il tempo cominciava a peggiorare quando, salendo, siamo giunti ad un rudere di casa colonica completamente nascosto dalla macchia; da qui, a sinistra siamo infine sbucati sulla strada che da Mellicciano porta e Meleto e, ritrovato il famoso bivio che aveva dato origine al nostro giro, siamo arrivati di nuovo a Gello dove la nostra lunga e bellissima escursione (guastata solo nel finale da una pioggerella stupida e noiosa) si è conclusa. Tempo totale: 3h e 20 minuti; tempo di cammino: 2h 50'; Km. percorsi: 11.
r.m.

Qualcuno può arrabbiarsi

Alberto e Gozzini in cammino



Salendo nel bosco.

Il sentiero

Il rudere dentro la macchia

Panorama con Alberto e Castelnuovo d'Elsa.

ex-casa colonica.

Si risbuca sulla Francigena.
r.m.

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