L’itinerario, scelto da Maresco Martini, questa volta si è svolto in una zona un po’ insolita, anche se non certo sconosciuta per gli amici della Compagnia. Partenza da Ponte a Egola (dal parcheggio nella zona alta del paese) e, dopo un lungo arco tra le campagne della zona e i boschi intorno a Stibbio, ritorno da dove eravamo partiti.
Una camminata di due orette insomma, che è piaciuta a tutti i numerosi intervenuti (eravamo addirittura in 13 dato che Paolo Martini aveva portato con sé alcuni amici) perché si è svolta quasi interamente nel bosco, al di fuori quindi dalle strade battute, dall’inquinamento e dai rumori.
La giornata è stata buona e la temperatura insolitamente mite.
Subito dopo la partenza, dopo un leggero tratto in salita, ecco un bel panorama verso nord e poi, scenografico, un grande albero di cachi che si stagliava netto contro il cielo.
Dopo essere entrati nel bosco, abbiamo cominciato a salire e, ad un certo punto, alcuni alberi abbattuti dai boscaioli, caduti di traverso al sentiero hanno creato qualche piccolo diversivo di difficoltà per poter proseguire.
Il ritorno si è svolto scendendo nella stretta valle che sottostà a Stibbio e da lì, salendo, siamo tornati alle auto.
Nei giornali di ieri, 27 Novembre, ha avuto ampio spazio la notizia che il ministro del Turismo, Michela Brambilla, ha illustrato un ambizioso progetto per valorizzare le strutture e promuovere il significato della Via Francigena. "La via - ha dichiarato la Brambilla - può toccare le corde dello spirito perché affonda le sue radici nella storia del nostro Paese essendo un itinerario, estendendosi dalla Val d'Aosta fino a Roma, in grado di coniugare la dimensione paesaggistica, storica e culturale dell'Italia intera". Il progetto è stato accolto con entusiasmo da Paolo Cocchi, assessore al Turismo della Regione Toscana anche perché in grado di contribuire alla "destagionalizzazione dell'offerta turistica". E' una notizia che indirettamente fa piacere anche a noi, che regolarmente battiamo, nelle nostre uscite, i sentieri e le antiche strade che facevano parte della Francigena e che piacerà particolarmente al Martini, fautore della riscoperta di questa importante via di comunicazione alto-medioevale. RM.
La mattinata non sembrava promettere niente di buono (pioggia insomma), ma quando ci siamo ritrovati al solito punto di raccolta, già si vedeva che il tempo sarebbe migliorato. Non eravamo nemmeno pochi: c'era il Martini, il Chimenti, il Turi, l'Ammannati, la Brotini, il Caciagli e altri amici dei quali, al momento, mi sfugge il nome. Fattostà che all'ora canonica della partenza non eravamo meno di 10. Seguendo l'itinerario predisposto dal Martini, siamo andati a parcheggiare le auto davanti al Ristorante di Collebrunacchi e da lì è iniziato il nostro percorso che, con un largo cerchio che ci ha portato anche a Gello salendo dalla Val d'Orlo ci ha poi riportato al punto di partenza. Durata circa 2 ore, difficoltà assai poche. Oltre alla bellezza della camminata e della compagnia degli amici l'uscita di oggi ci ha fatto apprezzare alcuni bellissimi panorami autunnali (vedi foto).
La galleria fotografica completa della camminata si può trovare nell'elenco degli album fotografici, qui a destra.
