Ancora una bella giornata da onorare con la classica camminata tra le campagne samminiatesi: la Compagnia del Buoncammino non si tira mai indietro.
Eccoci quindi in 9 all'appuntamento: oltre a chi scrive c'è il Caciagli, il Turi, Giovanni e Tolomeo, Panicacci, Brotini, Brucini, il Barone e il Chimenti.
Lasciate le auto a Balconevisi si prende la strada per Collegalli e si prosegue fino a circa metà strada. E poi? Poi si torna indietro, si torna. Due orette di camminata sono sufficienti a farci star bene per tutta la giornata.
Alcune foto aiuteranno a ricordare l'evento.
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| Si parte: Tolomeo fa l'apripista |
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| Un tunnel ombroso nel bosco |
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| Panorama verso nord |
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| Panicacci e Brotini in cammino |
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| Le oche si sa, son prepotenti... |
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| Da qui pare proprio che non si passi... |
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Di ritorno a Balconevisi
r.m.
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Bella giornata stamani, fredda e soleggiata.
Ci presentiamo in 11 all'appuntamento delle 8: oltre a me ci sono il Caciagli, Panicacci, Cerbioni, Brotini, Brucini, Giovanni, il Turi, Evelina, l'altro Turi e Alberto Chimenti.
Giro classico con sorpresa finale. Partiamo infatti da Gello (o giù di lì) e ci incamminiamo verso Mellicciano, poi, seguendo la strada bianca arriviamo dritti ai piedi della chiesa di Coiano (intitolata ai Santi Pietro e Paolo e, tristemente, in perenne, incompiuto, restauro).ò A questo punto nasce la disputa: dove andare adesso? Chi vuole andare a sinistra (Castelnuovo), chi a destra. Nascono dispute sulla eventuale presenza di mota o meno sulla strada di noi esploratori. "Anndiamo di qui"; "No; andiamo di là" e alla fine che si fa? Si torna indietro per dove s'era venuti. Comunque bella camminata (due orette scarse) ma la prossima volta sarà necessaria una pianificazione meno approssimativa, no ?
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| Il luogo di partenza della camminata (Gello) |
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| Dirupi nell'arenaria |
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| Panorama |
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| La chiesa dei SS Pietro e Paolo a Coiano |
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| La Compagnia in cammino... |
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| Grande albero rosso |
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| Ulivi |
r.m.
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Bella giornata: sole e freddo rigido, l'ideale per camminare nella bella campagna samminiatese.
Presenti (oltre a me): Giovanni e cane-Tolomeo, Brucini, Cerbioni, Brotini e Chimenti.
Itinerario classico: Dalla Borghigiana a Casale, poi Cusignano e, scendendo per Cafaggio, ritorno al punto di partenza. C'è da dire che abbiamo fatto una interessante digressione: invece di passare per la solita strada (asfaltata e con noioso, anche se scarso, traffico automobilistico), abbiamo preso un sentiero che, costeggiando sulla sinistra un piccolo rio, ci ha portata tranquillamente fino all'Arzilli. Da lì a casa.
Durata circa 2 ore; chilometri percorsi circa 8.
Alla prossima.
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| La grande quercia che si incontra salendo a Cusignano |
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| La campagna samminiatese presso Cafaggio |
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| Lungo il sentiero |
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| Cane-Tolomeo guida Giovanni e Chimenti sul nuovo sentiero. |
r.m.
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Vento, freddo ma con una bella giornata soleggiata. In 7 all'appuntamento (oltre al sottoscritto): Alberto Chimenti, Giovanni, Brotini, Cerbioni, Caciagli e l'avvocato Brucini.
In macchina fino a Balconevisi e poi partenza lungo la strada che va a Collegalli.
Dopo un chilometro scarso deviazione in discesa, sulla destra, fino alla radura del "Rifugio dei Cinghialai" e da lì ancora in discesa a compiere un largo anello nel bosco che ci ha riportati poi sulla strada iniziale e da lì, alle auto, nella piazzatta di Collegalli.
Durata circa 2 ore e 15'; distanza percorsa circa 10 Km.
Galleria fotografica:
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| Un albero caduto |
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| Davanti al "Rifugio dei Cinghialai" |
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| Il Brotini con Tolomeo (cane). |
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| San Miniato dalla strada per Collegalli |
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Palazzo di Balconevisi
r.m.
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| Il diavolo a guardia dell'orto... |
Pareva piovesse, invece no. Ecco perché stamani eravamo solo in tre: io il Prof. Caciagli e l'Ing. Giovanni.
Una camminata di poco conto ma interessante per scoprire nuovi sentieri nella zona tra San Miniato e Cigoli.
A presto.
r.m.
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| La "casa rossa" |
Sarà forse perché la giornata di oggi è stata preannunciata come la più calda dell'anno, sarà perchè molti "soci" sono in vacanza, fattostà che stamani all'appuntamento in Piazza dell'ex-Liceo eravamo in 3 (TRE !).
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| Cerbionie Caciagli salgono tra i campi verso l'oliveta. |
Insomma, oltre a chi scrive c'erano solo il Cerbioni e il Caciagli. Così non abbiamo fatto altro che lasciar perdere le auto ed incamminarci verso le Colline, salvo prendere subito una discesona tra i campi a sinistra che ci ha portato diritti sulla strada asfaltata accanto al Campo Sportivo di Gargozzi. Da qui eccoci in cammino verso il Convìo ma solo per lasciare la strada deviando a destra non appena scollinato.
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| La strada bianca |
Una stradina bianca che sale con una grande curva a sinistra, ci ha portato poi in una oliveta che abbiamo faticosamente risalito fino a sbucare sulla stradina asfaltata che, a destra, porta a Manziana. Noi invece si è preso a sinistra e dopo che la nostra strada si era trasformata in una bella strada bianca abbiamo proseguito per qualche centinaio di metri prima di deviare di nuovo a sinistra, scendendo.
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| Panorama verso San Miniato dall'oliveta. |
Un pò nel bosco, un pò nei prati siamo finalmente sbucati proprio dietro al Convìò e da qui, beatamente siamo tornati verso San Miniato chiudendo il cerchio e terminando la nostra camminata in meno di due ore.
Alla prossima.
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| Una cassetta di pronto soccorso sulla strada bianca |
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| Cerbioni e Caciagli |
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| Bella collinetta tra i campi presso il Convìo |
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| Cipresso |
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Pioverà; non pioverà... mah; andiamo. E così, armati di voglia di natura e carichi di speranza ci siamo trovati alla partenza che eravamo gli stessi dell'altra Domenica. Vale a dire (oltre al sottoscritto): Brucini, Chimenti, Giovanni (questo il nome del nuovo amico che da qualche settimana si è aggiunto alla nostra Compagnia), Barone, Brotini, Cerbioni e Panicacci. Insomma otto (per non dir del cane). Nonostante le pessimistiche previsioni del Cerbioni che ipotizzava acqua a dirotto fin dalla partenza, c'è da dire che non solo non è mai piovuto (a parte qualche infimo sprizzico del quale non merita dire), ma dopo aver lasciato la piazza di Balconevisi, ci è bastato inoltrarci nel bosco (la Tomba, si chiama allegramente il sito) che, volti gli occhi in alto, subito abbiamo notato diverse schiarite nel cielo, fino ad allora nuvoloso, che ci hanno rinfrancato.
Insomma, che dire? Ottima camminata, e varia, e divertente. Prima giù per il bosco, poi traversando un enorme campo fiorito a cercare il sentiero nascosto dall'erba alta fino a risalire, traversato un rio, verso la Vallettina e da lì a ritrovare la strada bianca principale che ci ha riportato, in circa 2 ore a Balconevisi. Ovunque, erba, verde, fiori multicolori... una bellezza.
Alla prossima.
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| L'avanguardia della Compagnia |
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| La Compagnia del Buoncammino |
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| Strano tronco nel bosco |
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| Bivacco dei cinghialai |
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| Fiori e sedia |
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| Usciamo dal bosco |
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| In mezzo ai fiori |
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| La Vallettina |
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| Uno strano tronco ad arco. |
r.m.
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Dopo l'incredibilmente lunga serie di giornate caratterizzate dal maltempo (spesso pioveva, spesso faceva freddo, a volte pioveva e faceva freddo) eccoci finalmente in piena Primavera. Così, stavolta, dopo diverse domeniche perse, mi presento al classico appuntamento per la canonica escursione pedestre della beneamata Compagnia.
Alle 8 questi erano i presenti all'appello: Nuovo entrato con cane bianco al seguito (non conosco ancora il suo nome: nessuno ci ha presentati); avvocato Brucini, Panicacci, Barone, Chimenti Alberto, Cerbioni, Brotini e, obviously, me medesimo.
Partenza verso La Serra e da lì lungo la strada che porta a Palaia fino ad un parcheggio sulla destra che invita alla sosta. Partenza ore 8 e 20 (circa). Dopo aver seguito per qualche centinaio di metri la strada asfaltata, ecco la deviazione sulla destra per la salita detta "la Pazza". Giunti in forcella (il punto dove la salita termina), siamo scesi sulla destra fino ad incontrare ancora una strada asfaltata che ci ha portati dritti dritti nella ridente cittadina di Palaia, celebre per le ciliege e la Badia di San Martino.
Da qui, abbiamo preso la ripida strada in discesa che opportunamente volge a destra riportandoci al parcheggio dove siamo arrivati alle 10 e 45 o giù di lì.
Alla prossima!
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| Brotini, Barone e Cerbioni in cammino |
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| Gli altri componenti del gruppo |
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| Particolare del paesaggio visto dalla strada che porta a Palaia. |
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| Una sete da cani! |
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| Entrata in Palaia |
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Il sottoscritto (sennò non mi si vede mai)
davanti alla Pieve di San Martino. |
R. M.
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Una bella mattinata se si considera che alle 5 e 30 pioveva a dirotto (per cambiare)n ed ecco che alla partenza ci presentiamo in 8. Oltre al sottoscritto infatti erano della partita Mario Caciagli, l'Ammannati, il Panicacci, Francesca Brotini, il Cerbioni, un nuovo compagno (con simpatico canone bianco) e l'avvocato Brucini.
Partiamo con le auto verso il Volpaio, saliamo verso Corniano, lo superiamo e andiamo a parcheggiare al bivio che, a destra, porterebbe a Gello.
Partenza da qui, allora, alle 8 e un quarto. Scendiamo un pò e poi via verso Mellicciano. La strada è pressoché pianeggiante e in generale buona anche se non mancano zone fangose e con grosse pozzanghere. Sorge il sole e ora fa caldo. Dopo oltre un'ora di cammino arriviamo alla chiesina di Meleto. Il tempo di una foto e gi siamo voltati per il ritorno.
Alle 10 e 40 siamo alle auto: abbiamo percorso circa 11 chilometri.
Alla prossima.
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| La CDB in cammino |
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| La strada è contornata da fiori di lupino selvatico. |
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| Rudere rurale |
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| Le pozzanghere in certi punti non mancano... |
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| Lo stagno dei rospi |
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| Punto di arrivo. |
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| Casolare di campagna |
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| Siepe fiorita e panorama |
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| Panorama verso San Miniato |
r.m.
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