USCITA del 31 Gennaio 2010 (Domenica)
Smentendo le più nere previsioni ecco che al mattino, al solito appuntamento delle 8, i partecipanti alla classica camminata domenicale si sono trovati davanti la prospettiva di una giornata rigida ma inaspettatamente soleggiata e senza vento.
La Compagnia non era scarsa; nonostante alcune assenze (mancavano molti amici di San Miniato Basso oltre ad Alberto Chimenti) eravamo più di dieci persone all'appello. Ci ha pensato Maresco Martini a programmare un itinerario che risentisse il meno possibile della gran pioggia caduta nei giorni scorsi.
Ecco così che, lasciate le auto in uno spazio opportuno rinvenuto sulla destra della strada asfaltata che dalla Serra va a Palaia, ci siamo messi in cammino. Dopo poche centinaia di metri però, lasciata la strada, siamo saliti a destra salendo verso il crinale che fa da sponda destra alla Chiecina. Siamo entrati quindi in un bosco sempre più fitto (il bosco di Gabbiano) che in certi passaggi si è tramutato in una macchia mediterranea quasi inestricabile.
Scesi di nuovo sulla strada asfaltata (presso il Tesorino) e traversata la Chiecina, siamo saliti sul crinale opposto del torrente. Boschi bellissimi e solitari e alcune vedute notevoli del paesaggio boschivo hanno caratterizzato questa parte di percorso, anch'essa insolitamente avventurosa per il gran numero di tracce, sentieri e stradelli che, senza la guida di Maresco, avrebbero potuto trasformarla in un labirinto dal quale sarebbe stato difficile uscire.
C'è da dire che la scelta dell'itinerario si è rivelata azzeccata non solo per l'originalità del percorso, ma anche per il fatto che, svolgendosi principalmente in un bosco pavimentato dalle innumerevoli foglie cadute questo autunno, abbiamo trovato la temutissima mota solo per brevi tratti.
Dopo un'ultimo tratto (in una località chiamata Casamonti), una ripidissima strada in discesa, divenuta presto asfaltata, ci ha riportato alla strada per La Serra e, in breve tempo, alle nostre auto. L'intera escursione è durata poco meno di due ore.
NB. Il Trionfo di Giancanio.
E' doveroso dare il giusto merito a Giancanio che, in un momento di generale perplessità sulla direzione da prendere di fronte ad un bivio, ha decisamente indicato la strada di sinistra. Occorre dire che la sua indicazione, nonostante l'incredulità generale, si è rivelata esatta e di questo, in un blog che si propone di registrare le attività della Compagnia del Buon Cammino e dei suoi componenti, gliene diamo atto.
Che non si dica più che Giancanio non ha il senso dell'orientamento!
Foto1 In Cammino
Foto2 In Cammino
Foto3 In Cammino
Foto4 Panorama
Foto5 Panorama
La Compagnia non era scarsa; nonostante alcune assenze (mancavano molti amici di San Miniato Basso oltre ad Alberto Chimenti) eravamo più di dieci persone all'appello. Ci ha pensato Maresco Martini a programmare un itinerario che risentisse il meno possibile della gran pioggia caduta nei giorni scorsi.
Ecco così che, lasciate le auto in uno spazio opportuno rinvenuto sulla destra della strada asfaltata che dalla Serra va a Palaia, ci siamo messi in cammino. Dopo poche centinaia di metri però, lasciata la strada, siamo saliti a destra salendo verso il crinale che fa da sponda destra alla Chiecina. Siamo entrati quindi in un bosco sempre più fitto (il bosco di Gabbiano) che in certi passaggi si è tramutato in una macchia mediterranea quasi inestricabile.
Scesi di nuovo sulla strada asfaltata (presso il Tesorino) e traversata la Chiecina, siamo saliti sul crinale opposto del torrente. Boschi bellissimi e solitari e alcune vedute notevoli del paesaggio boschivo hanno caratterizzato questa parte di percorso, anch'essa insolitamente avventurosa per il gran numero di tracce, sentieri e stradelli che, senza la guida di Maresco, avrebbero potuto trasformarla in un labirinto dal quale sarebbe stato difficile uscire.
C'è da dire che la scelta dell'itinerario si è rivelata azzeccata non solo per l'originalità del percorso, ma anche per il fatto che, svolgendosi principalmente in un bosco pavimentato dalle innumerevoli foglie cadute questo autunno, abbiamo trovato la temutissima mota solo per brevi tratti.
Dopo un'ultimo tratto (in una località chiamata Casamonti), una ripidissima strada in discesa, divenuta presto asfaltata, ci ha riportato alla strada per La Serra e, in breve tempo, alle nostre auto. L'intera escursione è durata poco meno di due ore.
NB. Il Trionfo di Giancanio.
E' doveroso dare il giusto merito a Giancanio che, in un momento di generale perplessità sulla direzione da prendere di fronte ad un bivio, ha decisamente indicato la strada di sinistra. Occorre dire che la sua indicazione, nonostante l'incredulità generale, si è rivelata esatta e di questo, in un blog che si propone di registrare le attività della Compagnia del Buon Cammino e dei suoi componenti, gliene diamo atto.
Che non si dica più che Giancanio non ha il senso dell'orientamento!
Foto1 In Cammino
Foto2 In Cammino
Foto3 In Cammino
Foto4 Panorama
Foto5 Panorama
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