USCITA del 9 Ottobre 2011 (Domenica)
Partenza |
Presso la Pieve di San Giovanni |
La bella giornata ha ispirato molti soci della CdBC a presentarsi in orario al solito appuntamento liceale. Assente (giustificato) Giancanio e presente (un pò a sorpresa perché si riteneva, a torto, ancora nell'isola sarda) Alberto Chimenti. Gli altri, oltre a chi scrive, erano il Brotini, il Brucini, il Caciagli, il Cerbioni, il Turi, il Panicacci e Barone. Questa volta nessuna disputa per stabilire l'itinerario: il Turi ha esposto un papello dove aveva riportato il percorso di alcuni itinerari del Martini (autorità indiscussa e indiscutibile del trekking popolare toscano) e di fronte al sacro testo, quando la scelta è caduta sull'itinerario martiniano N.29, nessuno ha avuto alcunché da ridire.
In effetti si tratta di un bel giro che si svolge principalmente in costa con alcune vedute sulle colline a sud di San Miniato notevolissime.
Lasciata l'auto davanti al cimitero di Collebrunacchi ci siamo quindi avviati verso l'amena località (sede di celebre trattoria), poi siamo saliti a Gello e da qui, passando per SottoGello siamo calati sulla Pieve di San Giovanni a Corazzano da dove siamo sbucati sulla rotabile di Val d'Orlo. Dopo circa trecento metri siamo risaliti sulla destra, dove, siamo andati a risbucare sulla stradina asfaltata di Collebrunacchi che ci ha riportati alle auto.
La giornata era magnifica, il cielo azzurro e limpido permetteva allo sguardo di spaziare scoprendo colline e montagne assai lontane.
La strana composizione cipressesca |
Ad un certo punto siamo passati davanti ad uno strano manufatto (un cipresso modificato?) che ci ha stupito.
Sull'irrisolta questione se siano più ladri i cacciatori o quelli che fanno le lastre (questione dibattuta con contrastanti prospettive dal Turi e dal Cerbioni) la camminata è finita in circa 2 ore e 10 minuti.
Chilometri percorsi? A occhio una decina. Voto al percorso? (da 1 a 10): 8 e mezzo.
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