(non)USCITA del 22 Aprile 2012
Sicuro di una giornata radiosa, tiepida e soleggiata sulla quale concordavano le unanimi previsioni di (nell'ordine): Televideo, "la Repubblica", la meteorina del TG4, il colonnello Giuliacci, Meteo-Channel, "La Previsione Scientifica" (rivista specializzata sulla materia), il rosso della sera del giorno prima e il giudizio di Gosto, ex-vinaio di Selvatelle (ora in pensione) che aveva sentenziato: "Domani 20 gradi garantiti", eccomi in piedi alle 7 e mezzo, pronto, dopo le solite incombenze mattutine (bagno, colazione ecc.ecc.) ad uscire per andare all'appuntamento dell'ex-Liceo. Mah.. occheè 'sto freddo? Occheè 'sto buio? Guardo dalla finestra, prima in alto: cielo scuro, scurissimo, poi in basso: piove, Governo Monti! O questa, poi? Le 7 e 40; le 7 e 50; le 7 e 55... piove sempre. Boh? Per scrupolo arrivo lo stesso al noto appuntamento ma, a parte una macchina col Brotini dentro, non c'è altro. Ci si guarda; si scuote la testa... Alle 8, come logico e comunque in ottemperanza alle norme sociali, non arrivando nessuno e piovendo sempre, io e il Brotini ci si saluta e si torna a casa. Sarà per un'altra volta. Ma le previsioni? Il sole, il caldo, la primavera insomma? Calma, calma, gente di poca fede! Basta aspettare: alle 10 non solo non piove più ma esce anche un timido sole. Ora capisco: al giorno d'oggi le previsioni meteo sono troppo tecniche, troppo scientifiche, insomma troppo avanzate. Avanzate al punto che hanno spostato in avanti, alle 7, il tempo che avrebbe fatto alle 10. Vabbé, non ci resta che abbozzare: non si può mica lamentare dei tecnici!
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