Ovvìa, oggi siamo un discreto numero: otto! Sì, perché insieme al fedele cronista di queste zingarate in terra samminiatese (o giù di lì), ecco che all'appuntamento dell'ex-Liceo c'erano già, fermi ad aspettare, Cerbioni e Brotini (entrambi automuniti). Quando poi si sono materializzati il prof Caciagli e, con auto proveniente dal Basso, l'Ammannati e il Panicacci, c'era da star certi che la penuria di camminatori registrata l'altra settimana era solo un ricordo. E mica è finita qui! Ecco (puntuale come un'allergìa primaverile) il Chimenti e, aggiunto all'ultimo momento, il Brucini; otto, insomma, cvd.
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Giaggiolo viola |
"E ora?" sorge spontanea nei presenti la domanda che prelude allo svelamento dell'itinerario maggiolaio. Qualcuno ha un'idea reazionaria: "Perché non si torna dove siamo andati (noi tre) l'altra domenica?". Ragazzi, nessuno s'oppone alla provocatoria idea e così, scarpon scarponi, lasciate le voitures al solito spiazzo moriolese (ché tanto s'abbisogna al nostro scopo) si rifà lo stesso percorso dell'altra domenica e cioèadire: strada di Bramasole e, presso Collebrunacchi: dietrofront! si torna alla auto con due brevi e velleitarie deviazioni (tanto per allungare il brodo). Oè; non vorrei esser frainteso: la passeggiata è stata gradevole, panoramica e confortata da notevoli digressioni (alle quali dettero minore o maggior apporto tutti i soci scarpinatori) vertenti su storia, natura e politica e arricchite da detti celebri, aforismi, sentenze, citazioni latine e dotte disquisizioni. Se si considera che c'era il sole, faceva calduccio e non tirava vento ecco che la giornata iniziò e finì con generale soddisfazione tanto è vero che in due orette tutto era finito.
NOTA: Essendo l'itinerario lo stesso di una settimana fa le foto a ricordo sono poche. Una però che merita è quella di un bellissimo giaggiolo viola che, in compagnia di molti suoi pari, trovammo presso Collebrunacchi e che qui, fotografatolo da vicino, fedelmente rappresentiamo.
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